Mariolatria o vera devozione a Maria..,
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È l'imitazione di Gesù Cristo, indubbiamente, la via regale da percorrere per giungere alla santità e ricopiare in noi stessi, secondo le proprie forze, la perfezione assoluta del Padre celeste. Ma, se la Chiesa cattolica ha sempre proclamato una verità così sacrosanta, ha altresì affermato che l'imitazione della Vergine Maria, lungi dal distrarre gli animi dalla fedele sequela di Cristo, rende questa più amabile, più facile; poiché, avendo ella compiuto sempre la volontà di Dio, meritò per prima l'elogio che Gesù rivolse ai suoi discepoli: Chiunque fa la volontà del Padre mio, che è nei cieli, quegli mi è fratello e sorella e madre . Vale, perciò, anche dell'imitazione di Cristo la norma generale: A Gesù per Maria. (s. Paolo VI, Signum magnum, 1967).
"Se vogliamo essere cristiani, dobbiamo essere mariani, cioè dobbiamo riconoscere il rapporto essenziale, vitale, provvidenziale che unisce la Madonna a Gesù, e che apre a noi la via che a Lui ci conduce" (Paolo VI, 24.04.1970).
"Da sempre è stato chiaro che la cattolicità non può esistere senza un atteggiamento mariano, che essere cattolici vuol dire essere mariani, che ciò significa l'amore per la Madre, che nella Madre e per la Madre troviamo il Signore." (Benedetto XVI, 28.05.2011)
Quanto più apparterremo all'Immacolata, tanto più perfettamente comprenderemo e ameremo il Cuore di Gesù, Dio Padre e tutta la santissima Trinità. (SK 605)
Sulla devozione al Cuore Sacratissimo di Gesù si potrebbero dire molte cose stupende, ad esempio sull'aspirazione ad amare l'Immacolata con il Cuore di Gesù, e via dicendo. Voglio solo accennare
al fatto che noi non possiamo per nulla accontentarci di un amore qualsiasi verso il Cuore di Gesù, ma - in base a quanto è scritto sulla pagella d'iscrizione alla M.I. - noi aspiriamo ad un amore
perfettissimo, cioè fino ad amare con il Cuore dell'Immacolata, e solo ad un amore di questo genere. (SK 654)
Realizzare lo scopo della M.I. e al più presto possibile, ossia conquistare all'Immacolata il mondo intero e ogni singola anima che vive ora o che vivrà sino alla fine del mondo e attraverso Lei al Ss. Cuore di Gesù. Inoltre, far buona guardia affinché nessuno rimuova da nessuna anima lo stendardo dell'Immacolata, ma piuttosto approfondire incessantemente nelle anime l'amore verso l'Immacolata, stringere il vincolo d'amore tra le anime e Lei, affinché esse divengano una cosa sola con Lei, Lei stessa; affinché Ella stessa viva e ami (agisca) in esse e attraverso esse. Come Ella è di Gesù, di Dio, così ogni anima, attraverso Lei e in Lei, diverrà di Gesù, di Dio, ossia in una maniera molto più perfetta che senza di Lei e non attraverso Lei, se poi ciò fosse possibile. Allora le anime ameranno il Ss. Cuore di Gesù come mai fino a quel momento lo avevano amato, poiché come Lei si immergeranno, come non avevano fatto mai, nei misteri dell'amore: la Croce, l'Eucaristia.(SK 991Q)
Tu scrivi: “Non riesco ad armonizzare nella mia anima il fatto di amare nello stesso momento Gesù e Maria”. Ma potevi tu amare insieme tuo padre e tua madre e inoltre anche i tuoi fratelli e sorelle? Certamente,il nostro scopo è Dio, la Ss. Trinità, ma ciò non impedisce di amare Dio Padre come Dio Padre, Dio Figlio come Dio Figlio, lo Spirito Santo come Spirito Santo, Gesù come Gesù, la Madre
di Dio come Madre di Dio e poi nostro padre, nostra madre, i parenti, gli angeli, i santi e tutta l'umanità. E ovviamente non uno dopo l'altro, ma tutti insieme.
Solo che non possiamo pensare a tutti nello stesso istante, ma ciò non impedisce di amare effettivamente tutti e simultaneamente. Tu scrivi: “Vado davanti al tabernacolo, mi trattengo a parlare con Gesù, ecc.”, e poi chiedi: “Ma dove sta Maria, Colei senza la quale è difficile avvicinarsi a Gesù...Colei che è la via più breve?”.Ti devo aggiungere che non solo è “difficile”, ma impossibile avvicinarsi a Gesù senza Maria.
Perché?Pur prescindendo dal fatto che è stata Lei che ha generato e nutrito Gesù per noi, l'avvicinarci a Gesù è indubbiamente una grazia e tutte le grazie giungono a noi passando attraverso Lei, allo
stesso modo come Gesù stesso è venuto in mezzo a noi attraverso Lei. Ora tu mi potresti dire: “Ebbene, posso io parlare direttamente con Gesù quando non penso a Maria?”.
Mio caro, non si tratta del fatto che tu debba sentire o pensare, ma unicamente che questa è appunto la realtà, anche se non ci pensi per nulla.
Se tu ami veramente Gesù, allora, innanzi tutto, tu desideri compiere in ogni cosa la Sua Volontà e, di conseguenza, ricevere anche la grazia nel modo da Lui stabilito. Se tu hai una tale disposizione, allora puoi liberamente, anzi devi, rivolgerti al ss. Cuore di Gesù con la convinzione di ottenere ogni cosa. Se però qualcuno dicesse a se stesso: “Io non ho bisogno della mediazione di nessuno, non ho bisogno della Madre Santissima; io sono in grado di adorare e di rendere omaggio da solo al ss. Cuore di Gesù e di chiedergli ciò di cui ho bisogno”, non avrebbe ragione Gesù di respingerlo per una superbia così insopportabile? … È vero che noi amiamo il Padre nel Figlio, in Gesù Cristo e a Lui noi dobbiamo offrire tutto il nostro amore, affinché in Lui e attraverso Lui il Padre riceva tutto il nostro amore.
Ciò nonostante, è proprio vero che i nostri atti, anche i più santi, non sono senza difetti e, se vogliamo offrirli a Gesù Cristo puri e senza macchia, dobbiamo rivolgerli direttamente solo all'Immacolata
e donarli a Lei in proprietà, affinché Ella li offra come suoi al Figlio suo. Allora questi nostri atti diverranno puri, immacolati. Inoltre, avendo ricevuto un valore infinito
per mezzo della divinità di Gesù, adoreranno degnamente il Padre. Pure la corrispondenza alle grazie, che le creature hanno ottenuto attraverso il Figlio e lo Spirito Santo, ritorna al Padre solo lungo questa medesima strada, ossia attraverso lo Spirito Santo e il Figlio, vale a dire attraverso l'Immacolata, Sposa dello Spirito Santo, e Gesù unito isostaticamente alla natura del Figlio. Ma in pratica? Figlio mio, tu puoi anche non conoscere per nulla queste belle verità, puoi non comprenderle, puoi non ricordarle affatto e non esser capace, con la tua intelligenza limitata e con la tua immaginazione, nemmeno di riuscire a fartene un'idea in modo umano, ma se tu vuoi compiere sempre la Volontà di Dio (ossia la Volontà di Gesù, la Volontà dell'Immacolata), allora dèdicati liberamente a tutte le devozioni alle quali ti senti attratto.
Anzi, appunto perché ci siamo consacrati illimitatamente all'Immacolata, con tanto maggior coraggio noi, nonostante le nostre cattiverie, ci avviciniamo al ss. Cuore di Gesù.In realtà, quindi, noi siamo interamente, completamente ed esclusivamente consacrati all'Immacolata con tutte le nostre azioni, e in Lei e attraverso Lei siamo consacrati sempre interamente,completamente ed esclusivamente a Gesù Cristo; in Lui, poi, e attraverso Lui siamo consacrati interamente,completamente ed esclusivamente al nostro Padre celeste. Senza pensare affatto a questo, senza sentirlo nemmeno, noi possiamo dedicarci liberamente a qualsiasi devozione approvata dalla s. Chiesa. Tuttavia, l'essenza dell'amore di Dio sarà sempre non il provare la dolcezza, non il ricordare,non il pensare, il comprendere, l'immaginare, ma esclusivamente l'adempiere la Volontà di Dio inogni istante della vita e il sottomettersi completamente a tale Volontà. (SK 643 - A fr. Matteo Spolitakiewicz, 1935)
“Indubbiamente, la fantasia tende ad immaginare Dio Padre, Gesù, l'Immacolata e così via, quali oggetti distinti di altrettante devozioni, come se fossero sullo stesso piano, invece di rappresentarli quali anelli di un'unica catena, subordinati tra loro come vari mezzi ad un solo fine: Dio uno nella santissima Trinità. Gli risponderò che quanto più uno appartiene all'Immacolata, con tanta maggior franchezza e libertà può avvicinarsi alle piaghe del Salvatore, all'Eucaristia, al sacratissimo Cuore di Gesù, a Dio Padre. Inoltre, gli dirò che non è affatto necessario che in quel dato momento l'Immacolata ci venga in mente, perché l'essenza dell'unione con Lei non consiste nel pensiero, nella memoria, nel sentimento, ma nella volontà. A volte mi irrito allorché, mentre leggo, mi accorgo che si sottolinea con eccessiva premura che la Madre Divina è “dopo Gesù” tutta la nostra speranza. Evidentemente questo può essere inteso in modo esatto. Tuttavia, l'esagerata preoccupazione di non omettere tale clausola sicuramente in segno di venerazione verso Gesù io la considero piuttosto offensiva nei confronti di Lui” (SK 603).
Qualcuno vorrebbe procurare all'Immacolata la maggior gioia possibile, secondo le sue forze. Che cosa fa? Chiede in prestito il Cuore sacratissimo di Gesù e, in tal modo, è sicuro di superare infinitamente tutti gli uomini e gli angeli insieme nell'amore verso l'Immacolata. E nuovamente egli ama Gesù con il cuore di Lei, o piuttosto è Lei che, in lui e attraverso lui, ama [Gesù], ad esempio nella santa Comunione, ecc., (SK 617)