Scheda 617 - Milizia dell'Immacolata di Sicilia

Maria Caro Padre, Nell'“Elenco dei Frati” per l'anno 1935 ho notato che nei conventi nei quali la M.I. è stata eretta canonicamente non è sempre indicato il padre che fa da assistente [della sede] della M.I. conforme al can. 698. Perciò, eccetto quei casi particolari nei quali vi siano motivi seri che esigono un ritardo, è necessario che tali padri siano designati. La prego, perciò, di rivolgersi, nella sua qualità di Direttore Nazionale per la Polonia, alla Curia Provinciale, per proporre eventuali nomi di padri che potrebbero ottenere la nomina dal Vescovo Diocesano. La prego, altresì, di farmi sapere come sarà stata risolta questa faccenda. Inoltre, sarebbe opportuno inviare ogni anno un questionariorelazione nelle località nelle quali la M.I. è eretta canonicamente, allo scopo di rendersi conto della vitalità delle singole sedi. Vorrei pure sapere da lei, che è Vicedirettore mondiale della M.I.: 1) A che punto è il problema della M.I. a Parigi dove, a quanto pare, i Padri Cappuccini volevano impegnarsi nella diffusione della M.I.1. 2) Come va il problema della M.I. a Lovanio 2. Da queste località, infatti, non ho ricevuto alcuna risposta al questionario che un anno fa inviai ai Provinciali3. Io sono del parere che sia opportuno recarsi personalmente in Lettonia4 per esaminare sul posto le difficoltà per il “Cavaliere” e per la M.I., e per tentare di superarle stando lì. Quanto al disbrigo delle varie questioni, mi riesce difficile a volte rendermi conto di quali siano le proposte del fratello segretario e quali della vice-direzione; perciò sarebbe meglio che le proposte della vicedirezione fossero firmate da lei, P. Vicedirettore. Come va il problema del quotidiano della M.I.? Quanto alla parola d'ordine, la M.I. come tale non ne ha una ben determinata; comunque, con l'invocazione “Maria” si lucra ogni volta un'indulgenza. La consacrazione delle famiglie è una cosa bellissima. La M.I. desidera conquistare all'Immacolata ogni anima e ogni “ente morale”, quali le famiglie, le associazioni e così via; comunque, io sono del parere che non sia opportuno imporre questa determinata forma agli aderenti alla M.I., tanto più che essa non tiene conto del privilegio dell'Immacolata Concezione, che costituisce la nostra specifica caratteristica, ossia di Milizia dell'Immacolata. È una cosa ottima che organizzazioni intere si stringano attorno all'Immacolata. Ho risposto qui ad una domanda di fr. Luca, poiché dalle sue annotazioni finali ho dedotto che si trattava di quesito proposto da lei, Padre, nella sua qualifica di Vicedirettore. Ringrazio di cuore anche per le notizie, che ho gradito assai, sull'attività che l'Immacolata compie per mezzo della Sua M.I. Ormai termino, perché sta per suonare il campanello per andare a dormire. Chiedo di cuore una preghiera, affinché serviamo ogni giorno meglio l'Immacolata. fr. Massimiliano M. Kolbe PS - Ho scritto questa lettera in modo duro e l'ho messa da parte. Altre occupazioni mi hanno assorbito ed... essa è rimasta in attesa. Nel frattempo è arrivato il Cavaliere italiano5. Dato che ivi il rettore del Collegio, nel quale è istituita la “Sedes Primaria”, è chiamato “direttore generale della Milizia”6 (a pag. 14), sarà bene, nella corrispondenza con loro, tralasciare un simile titolo nei miei confronti e non far pressione per usarlo neppure nei rapporti con le altre nazioni. È meglio che sia Roma a muoversi. fr. Massimiliano M. Kolbe

Nota 617.1 Cf. SK 584. Nell'archivio di Niepokalanòw non vi sono documenti in proposito.

nota 1. Nota 617.6 P. Massimiliano riporta questa espressione nella lingua italiana. Si tenga presente quanto p. Massimiliano aveva scritto nella lettera n. 533: “Il Rev.mo P. Generale mi ha pure autorizzato, con la sua benedizione, ad interessarmi dei problemi della M.I. in tutto il mondo e a preparare i piani d'azione” - cf. pure SK 558; 560 .