Perpetua verginità di Maria SS - Milizia dell'Immacolata di Sicilia

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MILIZIA DELL'IMMACOLATA DI SICILIA
Maria e Kolbe
Dal 16 ottobre 1917
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di Sicilia
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Perpetua verginità di Maria SS

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Liturgia mariana
PERPETUA VERGINITA’ DI MARIA
di Diego Torre
 
Dogma definito dalla Chiesa nel secondo Concilio di Costantinopoli del 553, secondo il quale Maria è vergine prima, durante e dopo la nascita di Gesù. Prima: conseguenza logica (dogmatica) dell'Incarnazione di Gesù Cristo nel grembo della Vergine Maria, per opera dello Spirito Santo. Durante: come Gesù esce dal sepolcro senza rimuoverne la pietra o entrato a porte chiuse nel cenacolo. Dopo: tempio dello Spirito Santo a Lui solo accessibile, non poteva desiderare altri figli dopo il Figlio di Dio. Quindi 1) Maria concepì per l’onnipotenza divina, per cui Gesù non ebbe padre umano; 2) Lo partorì senza ledere il suo corpo; 3) rimase vergine anche dopo.
 
«Se qualcuno non confessa secondo i santi Padri che la santa e sempre vergine e immacolata Maria sia in senso proprio e secondo verità Madre di Dio, in quanto propriamente e veramente alla fine dei secoli ha concepito dallo Spirito Santo senza seme e partorito senza corruzione, permanendo anche dopo il parto la sua indissolubile verginità, lo stesso Dio Verbo, nato dal Padre prima di tutti i secoli, sia scomunicato» (DS 503).
 
“Le parole di Maria all’Angelo: “Come è possibile questo poiché non conosco uomo” (Lc 1,34) “mettono in evidenza sia l’attuale verginità di Maria sia il suo proposito di rimanere vergine. L’espressione da lei usata, con la forma verbale al presente, lascia trasparire la permanenza e la continuità del suo stato” … “In realtà il suo proposito di verginità la disponeva ad accogliere il volere divino "con tutto il suo "io" umano, femminile, ed in tale risposta di fede erano contenute una perfetta cooperazione con la grazia di Dio, che previene e soccorre, ed una perfetta disponibilità all’azione dello Spirito Santo" (Redemptoris Mater, 13) (S. Giovanni Paolo II, 24.7.1996). La tradizione ci consegna nell’iconografia mariana, il dogma rappresentato dalle tre stelle che ornano il mantello della Beata Vergine, ante partum, in partu e post partum.

Fondamento scritturale
“Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele” (Is 7, 14). l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria” (Lc 1, 26-27).

Oppositori e difensori
Nugoli di oppositori in 2000 anni. I giudei, dagli inizi agli insulti presenti nel Talmud. Eboniti. Gnostici. Ariani. …. Nessuno nel medioevo … Non Lutero e Calvino ma i loro seguaci….
Difensori i santi: Epifanio, Gerolamo, Ambrogio, Agostino , Ericio Papa  Zenone, ma anche tutti quelli precedenti alle dispute contro gli eretici: Ignazio di Antiochia, Ireneo, Ippolito …. e anche Origene,  Sinodo di Milano del 393, Concilio di Calcedonia del 451. Insomma una tradizione ininterrotta dei padri apologisti precedente il concilio costantinopolitano.

Obiezioni e confutazioni
1 - In Mt 13,55 si parla di quattro fratelli e di «tutte le sue sorelle» (una moltitudine secondo l’interpretazione di S. Girolamo), e ancora di Giacomo e Giuseppe, «fratelli di Gesù». Essi  sono figli del”l’altra Maria” (Mt 28,1), sposata con Cleofa (Gv 19-25), discepola di Cristo (Mt 27,56), “sorella” (cognata) della Madonna, anch’ella ai piedi della croce (Gv 19,25). Gesù inoltre dalla croce affida la Madre a Giovanni in assenza di altri figli. In ebraico non c’è una parola per designare i cugini, e con il termine «fratelli» vengono designati tutti i membri del gruppo familiare.
 
2 - “Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo»” (Lc 1,34-35). Eppure era legalmente sposata e quindi esprimeva con quelle parole almeno il desiderio, se non la volontà, di rimanere vergine.
 
3 -  “e non ebbe con lei rapporti coniugali finché ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome Gesù “ (Mt 1,25). Il significato di finchè in ebraico, donec in latino, eos in greco, esclude interesse sul dopo, ma non implica che poi sia cambiata qualcosa. “Mikal, figlia di Saul, non ebbe figli fino al giorno della sua morte” (Sam 6,23). E poi?
 
4 – “Primogenito” – La legge mosaica prescriveva la consacrazione al Signore per i primogeniti, ignorando se essi rimanessero unigeniti. C’è anche un valore legale.
 
5 – La tradizione apostolica.
 

Ragioni Unicità di Maria
Papa Leone I (+461) nell’Epistola dogmatica ad Flavianum (Ep. 28, 2) dichiara che Ella è unica in tutta la storia del mondo. Non può essere confrontata né con la creazione di Adamo dal fango della terra, né con la formazione di Eva dalla carne dell’uomo, né con nessuna altra nascita da uomo, in quanto, per la sua unicità “oltrepassa ogni capacità di comprensione, trascende tutti i modelli; sfugge a ogni confronto”.
 
Gesù è un dono esclusivo di Dio. Come Maria porta la vita divina nata nel suo seno, così la Chiesa  mediante i sacramenti; entrambi vergini e sante.
 
Madre di Dio -  Maria, essendo vergine e immacolata, non poteva generare Dio come una qualsiasi donna, perché quel Bimbo non era un bambino come gli altri, ma Dio stesso. La verginità di Maria è un’esigenza scaturita dalla trascendente identità e dignità del Figlio di Dio. Ella è un “dono” in funzione di Cristo, che le permetterà di dedicarsi esclusivamente al suo divin Figlio. Papa Leone I ribadisce che “Il Figlio di Dio nacque senza aprire il seno della madre e senza distruggere la sua verginità”. Nascendo, Dio ha operato un concepimento senza seme e un parto senza corruzione.
 
“quelli che Dio sceglie a un compito speciale, li prepara e li dispone in modo che siano idonei ai loro doveri, secondo l’affermazione di San Paolo: "Ci ha resi idonei ad essere ministri del nuovo Testamento". Ma la Beata Vergine fu eletta ad essere la madre di Dio. Nessun dubbio, quindi, che Dio con la sua grazia l’abbia fatta idonea a ciò, secondo le parole dell’angelo: "Tu hai trovato grazia presso Dio” (S. Tommaso, Summa teologica, III, 27,4). “Come la perfetta pienezza di grazia fu propria di Cristo e tuttavia se ne ebbe una certa anticipazione nella sua madre, così anche l’osservanza dei consigli, che deriva dalla grazia di Dio, fu inaugurata da Cristo in modo perfetto, ma in qualche modo cominciò nella Vergine sua madre” (Summa teologica III, 28,4).
 
“O beatissima e santissima Vergine, la quale prima intra le donne consecrasti in perpetuo la verginità a Dio, facendone voto, e perciò tanto graziosamente sei fatta Madre dell’Unigenito suo Figliolo, io prego la tua ineffabile pietade che non riguardando tu ai miei peccati e ai miei difetti ti degni farmi tanta grazia e che tu mi dia per isposo Colui il quale con tutta la mia anima io desidero, cioè il sacratissimo unico Figliuolo di Dio e tuo, il signor Gesù Cristo”.(S, Caterina da Siena, quando decise il voto di verginità)

Sposalizio mistico - “chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore;  chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, e si trova diviso! Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito.  Questo poi lo dico per il vostro bene, non per gettarvi un laccio, ma per indirizzarvi a ciò che è degno e vi tiene uniti al Signore senza distrazioni. Se però qualcuno ritiene di non regolarsi convenientemente nei riguardi della sua vergine, qualora essa sia oltre il fiore dell'età, e conviene che accada così, faccia ciò che vuole: non pecca. Si sposino pure!  Chi invece è fermamente deciso in cuor suo, non avendo nessuna necessità, ma è arbitro della propria volontà, ed ha deliberato in cuor suo di conservare la sua vergine, fa bene. In conclusione, colui che sposa la sua vergine fa bene e chi non la sposa fa meglio” (1 Cor 32).
 
La verginità è la consegna totale a Dio, nel corpo e nell’anima. Questo consegnarsi a Dio con cuore indiviso costituisce l’elemento formale e intenzionale della verginità. Maria è piena di grazia fin dal primo istante della sua esistenza, santa più di tutti i Santi  insieme. Se tanti di questi hanno fatto proposito di verginità per stare più uniti a Dio, come non pensare che Maria non li abbia preceduti? E la profetessa Anna?  “Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal Tempio, servendo Dio continuamente attraverso digiuni e preghiere.” Esseni, Terapeute, Giovanni Battista.Si deve dunque ritenere che a guidare Maria verso l’ideale della verginità è stata un’ispirazione eccezionale di quello stesso Spirito Santo che, nel corso della storia della Chiesa, spingerà tante donne sulla via della consacrazione verginale.” (S. Giovanni Paolo II, 24.7.1996)
 
Può Colei che è sposa dello Spirito Santo andare in sposa ad un uomo … senza peraltro essere vedova? “Maria non avrebbe parlato così se già non avesse prima consacrato a Dio con voto la propria verginità” (S.Agostino, De Virg., cap. IV)

Conclusione - “Vergine Eva e Vergine Maria. Nella generazione divina Gesù non ebbe madre; in quella umana non ebbe padre”. (Lattanzio, retore  + 317 circa).
Tale mistero, per la sua grandezza rimane incomprensibile all’uomo, che essendo un essere limitato non può penetrare il mistero di Dio, se non con la luce della Fede che illumina la mente umana, e la Grazia che viene da Dio stesso.

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Milizia dell'Immacolata di Sicilia
Via Noce. 126 Palermo
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presso i locali della Parrocchia "Sacro Cuore"
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