Maria: Madre e Mediatrice
Scritti > Spiritualità mariana
1 – Perché Maria?
Molti erroneamente ritengono che la devozione mariana sia un qualcosa di accessorio per una vita cristiana (si parla addirittura di “Mariolatria”!). Ma Dio, come non crea uomini che per mezzo di altri uomini, pur potendo trarre i figli di Abramo dalle pietre, ha voluto fare uomo Suo Figlio per mezzo di una Donna; e le ha chiesto pure il permesso. Così facendo ha reso Maria indispensabile alla nostra salvezza e noi possiamo dire con Sant’Agostino «Caro Christi, caro Mariae»(1) perché non ci fu altro concorso umano.
Quindi come Eva, madre dei viventi, fu indispensabile per la creazione, Maria, madre dei credenti, lo fu per la redenzione.
La devozione a Maria non è pertanto personale e scindibile dal corpo della fede cristiana e la Chiesa la venera col culto di iperdulia (Venerazione speciale alla Madonna).
2- Tesi
Tale indispensabilità non è solo storica e collettiva, e quindi ferma nel tempo, o riguardanteci in modo indiretto, ma è anche attuale e personale ed investe il nostro presente in modo direttissimo.
3- Chi è?
Ella è innanzitutto Mater Dei, come la Chiesa ha definito dogmaticamente nel Concilio di Efeso nel 431. Non solo! Ma lo è di ciascun uomo, perché ci ha generati alla vita spirituale nei dolori del Calvario, ricevendoci quali figli da Nostro Signore stesso nella persona di S. Giovanni: «Donna ecco tuo figlio». Ed il Redentore così ci lasciò in testamento il dono più grande, la Vergine SS.: «Ecco tua Madre». Questo è il pensiero costante della tradizione, da Origine (III sec.) sino ai nostri giorni: «La Vergine SS. Perché Madre di Gesù Cristo è anche madre di tutti i cristiani, da Lei generati in mezzo alle atrocissime pene del Redentore sul Calvario» (Leone XIII, Enc. Quamquam pluries). Tale concetto è riproposto nella Lumen Gentium(2):
52. Volendo Dio misericordiosissimo e sapientissimo compiere la redenzione del mondo, «quando venne la pienezza dei tempi, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione filiale» (Gal. 4,4-5), «Egli per noi uomini e per la nostra salvezza è disceso dal cielo e si è incarnato per opera dello Spirito Santo da Maria vergine». Questo divino mistero di salvezza ci è rivelato e si continua nella Chiesa, che il Signore ha costituita quale Suo corpo e nella quale i fedeli aderendo a Cristo capo e in comunione con tutti i santi, devono pure venerare la memoria «innanzi tutto della gloriosa sempre vergine Maria, madre di Dio e Signore nostro Gesù Cristo».
4- Che fa?
Ella rimane madre nostra e continua ad esercitare tale funzione «fino al coronamento di tutti gli eletti», ricevendo tutte le suppliche dell’umanità sofferente e portandole al trono di Dio, e distribuendo tutte le grazie che scendono da questo all’umanità stessa. Questa è l’opinione delle chiese di tutti i tempi, espressa da tanti santi: da S. Ireneo del II sec.(discepolo di S. Policarpo, a sua volta discepolo di S. Giovanni; e sappiamo la importanza della tradizione orale, soprattutto allora) a S. Efrem + 373, S. Gennaro di Costantinopoli + 733, S. Anselmo di Canterbury + 1109, S. Bernardo di Chiaravalle + 1153 («Dio volle che tutto ricevessimo per mezzo di Maria»), S. Tommaso + 1274, S. Bonaventura + 1274, S. Bernardino da Siena + 1444, S.Luigi M.G. de Monfort(4) + 1716. Questo è il magistero di tanti pontefici, (Benedetto XIV, Pio VII, Pio IX, Leone XIII, Pio XII, Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II).
La Lumen Gentium dice:
62. E questa maternità di Maria nell’economia della grazia perdura senza soste al momento del consenso fedelmente prestato nell’Annunziazione e mantenuto senza esitazioni sotto la Croce, fino al perpetuo coronamento di tutti gli eletti. Difatti, anche dopo la Sua Assunzione in cielo, non ha interrotto questa funzione salvifica, ma la sua molteplice intercessione continua ad ottenerci doni che ci assicurano la nostra salvezza eterna. Con la Sua materna carità si prende cura dei fratelli del Figlio suo ancora peregrinanti e posti in mezzo a pericoli ed affanni, fino a che non siano condotti nella patria beata. Per questo la Beata Vergine è invocata dalla Chiesa con i titoli di Avvocata, Ausiliatrice, Soccorritrice, Mediatrice.
Inoltre, posto che la Chiesa fa pregare i suoi figli secondo la sua fede (lex orandi =lex credendi)(3) è importante notare come:
3. nella S. Messa di S. Caterina Labourè
4. nella lezione dell’ufficio di Maria Ausiliatrice
5. nella S. Messa e nell’ufficio della B.V. Maria Mediatrice di tutte le grazie la mediazione universale di Maria viene ribadita con la forza e la solennità propria della preghiera liturgica.
Possiamo quindi ritenere che Maria S.S. nel corpo mistico abbia la funzione che nel corpo fisico è assegnata al «collo».
5- Collo
Certo è solo un’immagine; ma se Maria ha dato la natura umana al capo del corpo mistico, e attraverso Lei è arrivata alle membra la grazia divina, come potremmo definirla altrimenti? Ed è proprio tutto che passa attraverso di Lei: ogni preghiera che sale ed ogni grazia che scende.
Scrive S. Luigi Grignion de Monfort : «E’ pertanto vero che il Padre non ha dato Suo Figlio che per mezzo di Maria, non riceve figli che per mezzo di Lei.... Lo Spirito Santo che non ha formato Gesù Cristo che per mezzo di Lei, non forma membra del corpo mistico che per mezzo di Lei» (Trattato della vera devozione a Maria Cap. II).
______________________________
Note:
(1) Caro Christi, Caro Mariae:la carne di Cristo nell'Eucaristia è, sacramentalmente, la carne ricevuta dalla Vergine Maria.
(2) Lumen Gentium (Luce delle Genti) è una delle quattro costituzioni del concilio ecumenico Vaticano II, insieme alla Sacrosanctum Concilium, Gaudium et Spes e Dei Verbum. Emessa il 16 novembre del 1964 e promulgata da papa Paolo VI il 21 novembre dello stesso anno.
(3) Lex orandi, lex credendi,ovvero: Ciò che si prega è ciò che si crede.
(4) Una citazione di S.Luigi M.G.: «I tre gradini per andare a Dio: Il primo è Maria, il secondo è Gesù Cristo, il terzo è Dio Padre.»
Molti erroneamente ritengono che la devozione mariana sia un qualcosa di accessorio per una vita cristiana (si parla addirittura di “Mariolatria”!). Ma Dio, come non crea uomini che per mezzo di altri uomini, pur potendo trarre i figli di Abramo dalle pietre, ha voluto fare uomo Suo Figlio per mezzo di una Donna; e le ha chiesto pure il permesso. Così facendo ha reso Maria indispensabile alla nostra salvezza e noi possiamo dire con Sant’Agostino «Caro Christi, caro Mariae»(1) perché non ci fu altro concorso umano.
Quindi come Eva, madre dei viventi, fu indispensabile per la creazione, Maria, madre dei credenti, lo fu per la redenzione.
La devozione a Maria non è pertanto personale e scindibile dal corpo della fede cristiana e la Chiesa la venera col culto di iperdulia (Venerazione speciale alla Madonna).
2- Tesi
Tale indispensabilità non è solo storica e collettiva, e quindi ferma nel tempo, o riguardanteci in modo indiretto, ma è anche attuale e personale ed investe il nostro presente in modo direttissimo.
3- Chi è?
Ella è innanzitutto Mater Dei, come la Chiesa ha definito dogmaticamente nel Concilio di Efeso nel 431. Non solo! Ma lo è di ciascun uomo, perché ci ha generati alla vita spirituale nei dolori del Calvario, ricevendoci quali figli da Nostro Signore stesso nella persona di S. Giovanni: «Donna ecco tuo figlio». Ed il Redentore così ci lasciò in testamento il dono più grande, la Vergine SS.: «Ecco tua Madre». Questo è il pensiero costante della tradizione, da Origine (III sec.) sino ai nostri giorni: «La Vergine SS. Perché Madre di Gesù Cristo è anche madre di tutti i cristiani, da Lei generati in mezzo alle atrocissime pene del Redentore sul Calvario» (Leone XIII, Enc. Quamquam pluries). Tale concetto è riproposto nella Lumen Gentium(2):
52. Volendo Dio misericordiosissimo e sapientissimo compiere la redenzione del mondo, «quando venne la pienezza dei tempi, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione filiale» (Gal. 4,4-5), «Egli per noi uomini e per la nostra salvezza è disceso dal cielo e si è incarnato per opera dello Spirito Santo da Maria vergine». Questo divino mistero di salvezza ci è rivelato e si continua nella Chiesa, che il Signore ha costituita quale Suo corpo e nella quale i fedeli aderendo a Cristo capo e in comunione con tutti i santi, devono pure venerare la memoria «innanzi tutto della gloriosa sempre vergine Maria, madre di Dio e Signore nostro Gesù Cristo».
4- Che fa?
Ella rimane madre nostra e continua ad esercitare tale funzione «fino al coronamento di tutti gli eletti», ricevendo tutte le suppliche dell’umanità sofferente e portandole al trono di Dio, e distribuendo tutte le grazie che scendono da questo all’umanità stessa. Questa è l’opinione delle chiese di tutti i tempi, espressa da tanti santi: da S. Ireneo del II sec.(discepolo di S. Policarpo, a sua volta discepolo di S. Giovanni; e sappiamo la importanza della tradizione orale, soprattutto allora) a S. Efrem + 373, S. Gennaro di Costantinopoli + 733, S. Anselmo di Canterbury + 1109, S. Bernardo di Chiaravalle + 1153 («Dio volle che tutto ricevessimo per mezzo di Maria»), S. Tommaso + 1274, S. Bonaventura + 1274, S. Bernardino da Siena + 1444, S.Luigi M.G. de Monfort(4) + 1716. Questo è il magistero di tanti pontefici, (Benedetto XIV, Pio VII, Pio IX, Leone XIII, Pio XII, Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II).
La Lumen Gentium dice:
62. E questa maternità di Maria nell’economia della grazia perdura senza soste al momento del consenso fedelmente prestato nell’Annunziazione e mantenuto senza esitazioni sotto la Croce, fino al perpetuo coronamento di tutti gli eletti. Difatti, anche dopo la Sua Assunzione in cielo, non ha interrotto questa funzione salvifica, ma la sua molteplice intercessione continua ad ottenerci doni che ci assicurano la nostra salvezza eterna. Con la Sua materna carità si prende cura dei fratelli del Figlio suo ancora peregrinanti e posti in mezzo a pericoli ed affanni, fino a che non siano condotti nella patria beata. Per questo la Beata Vergine è invocata dalla Chiesa con i titoli di Avvocata, Ausiliatrice, Soccorritrice, Mediatrice.
Inoltre, posto che la Chiesa fa pregare i suoi figli secondo la sua fede (lex orandi =lex credendi)(3) è importante notare come:
3. nella S. Messa di S. Caterina Labourè
4. nella lezione dell’ufficio di Maria Ausiliatrice
5. nella S. Messa e nell’ufficio della B.V. Maria Mediatrice di tutte le grazie la mediazione universale di Maria viene ribadita con la forza e la solennità propria della preghiera liturgica.
Possiamo quindi ritenere che Maria S.S. nel corpo mistico abbia la funzione che nel corpo fisico è assegnata al «collo».
5- Collo
Certo è solo un’immagine; ma se Maria ha dato la natura umana al capo del corpo mistico, e attraverso Lei è arrivata alle membra la grazia divina, come potremmo definirla altrimenti? Ed è proprio tutto che passa attraverso di Lei: ogni preghiera che sale ed ogni grazia che scende.
Scrive S. Luigi Grignion de Monfort : «E’ pertanto vero che il Padre non ha dato Suo Figlio che per mezzo di Maria, non riceve figli che per mezzo di Lei.... Lo Spirito Santo che non ha formato Gesù Cristo che per mezzo di Lei, non forma membra del corpo mistico che per mezzo di Lei» (Trattato della vera devozione a Maria Cap. II).
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Note:
(1) Caro Christi, Caro Mariae:la carne di Cristo nell'Eucaristia è, sacramentalmente, la carne ricevuta dalla Vergine Maria.
(2) Lumen Gentium (Luce delle Genti) è una delle quattro costituzioni del concilio ecumenico Vaticano II, insieme alla Sacrosanctum Concilium, Gaudium et Spes e Dei Verbum. Emessa il 16 novembre del 1964 e promulgata da papa Paolo VI il 21 novembre dello stesso anno.
(3) Lex orandi, lex credendi,ovvero: Ciò che si prega è ciò che si crede.
(4) Una citazione di S.Luigi M.G.: «I tre gradini per andare a Dio: Il primo è Maria, il secondo è Gesù Cristo, il terzo è Dio Padre.»