1029 La mediazione della Ss. Vergine Maria Rycerz Niepokalanej, III 1923, p. 45-46
Un'agenzia cattolica internazionale di stampa riferisce che il Cardinal Mercier ha fatto leggere in tutte le chiese dell'arcidiocesi di Bruxelles una sua lettera pastorale, nella quale afferma tra l'altro: “Insieme con gli istituti religiosi, la facoltà teologica di Lovanio, il clero e i vescovi avete pregato Dio e il 12 gennaio 1921 avete ottenuto l'ufficio ecclesiastico in onore di Maria Mediatrice di tutte le grazie nell'opera della redenzione. Il Papa Benedetto XV ha permesso l'ufficio e la s. Messa a tutte quelle diocesi e istituti religiosi che ne fanno richiesta. “Secondo il nostro pensiero e il nostro desiderio questo doveva essere il primo passo verso la solenne proclamazione, da parte della suprema autorità ecclesiastica, della Mediazione universale della nostra Madre celeste. “Con il 'breve' del 28 novembre 1922 il santo Padre si è degnato di comunicarci la decisione di nominare tre commissioni - una a Roma, la seconda in Spagna, la terza in Belgio - incaricate di esaminare a fondo il seguente problema: la Mediazione universale della Ss. Vergine Maria appartiene al tesoro delle verità rivelate e può essere materia di definizione? D'intesa con il Nunzio abbiamo designato la commissione belga, che è stata confermata dal santo Padre e risulta composta da due professori di teologia a Lovanio e da p. Merkelbach, domenicano, professore della scuola teologica domenicana, pure a Lovanio”. Il Cardinale invita alla preghiera per chiedere il lume negli studi intrapresi su questo argomento e per il buon esito di essi. Proprio su questa verità la Milizia fonda la propria attività. All'Immacolata noi ricorriamo e siamo uno strumento nella Sua mano, poiché Ella distribuisce tutte le grazie di conversione e di santificazione agli abitanti di questa valle di lacrime. Inoltre, noi professiamo chiaramente questa verità nell'atto di consacrazione alla Ss. Vergine Maria, inserito nella pagella d'iscrizione alla M.I.: “...poiché ogni grazia scorre attraverso le Tue mani dal Cuore dolcissimo di Gesù fino a noi”. Ma su quale fondamento? Diamo uno sguardo alla storia. Non c'è conversione nella quale, in un modo o in un altro, non abbia operato la mano di Maria; non c'è mai stato santo che non si sia lasciato infiammare da un amore particolare verso di Lei. I Padri e i Dottori della Chiesa proclamano che Ella, seconda Eva, ha riparato ciò che la prima aveva guastato; che Ella è il canale delle grazie divine, è la nostra speranza e il nostro rifugio; che noi riceviamo attraverso Lei le grazie da Dio; il Pontefice Leone XIII, poi, in un'enciclica sul rosario (22 settembre 1891) asserisce: “Si può affermare che, per divina disposizione, nulla ci può essere comunicato dell'immenso tesoro della grazia... se non per mezzo di Maria”. Preghiamo anche noi, quindi, affinché la Mammina Santissima affretti l'istante della solenne proclamazione di questo Suo privilegio, affinché l'intera umanità accorra con piena fiducia ai suoi piedi, poiché oggi abbiamo un grande bisogno della sua protezione. M.K
Milizia Dell'Immacolata di Sicilia