Scheda 925 - Milizia dell'Immacolata di Sicilia

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SK 925 - A Mugenzai no Sono  Niepokalanòw XII 1940

Maria!
Cari Figli,  Ringraziamo l'Immacolata, poiché, secondo quanto scrive p. Janusz, si stanno stringendo attorno a Lei non solamente le nobili anime dei giapponesi, ma anche quelle della fascia orientale del  continente asiatico. Al più presto possibile l'amore verso di Lei avvampi sempre di più su tutto l'Estremo Oriente, raccogliendo attorno a Lei un numero sempre più grande di anime nell'amore  scambievole.  Quanto all'attività della Niepokalanów giapponese e in genere di ogni Niepokalanów o di qualunque altro avamposto che abbia lo scopo di avvicinare le anime a Dio, stiamo in guardia dall'illuderci che il valore di un'opera sia dimostrato dai frutti dell'attività esteriore. La conversione e la santificazione di un'anima è stata, è e rimarrà sempre opera della grazia divina.

Senza la grazia di Dio  non si può operare nulla in questo campo, né con la parola viva, né con la stampa, nè con nessun  altro mezzo esteriore. La grazia per noi stessi e per gli altri, invece, la si ottiene con l'umile preghiera, con la mortificazione e con la fedeltà nel compimento dei propri doveri ordinari, compresi quelli  più semplici. Quanto più l'anima stessa è vicina a Dio, quanto più è gradita a Dio, quanto più ella Lo  ama ed è amata da Lui, tanto più efficacemente ella è in grado di aiutare anche altri ad ottenere la  grazia divina, tanto più facilmente e pienamente la sua preghiera è esaudita.
Di conseguenza, anche l'Immacolata - essendo senza macchia, totalmente di Dio - è perfino piena di grazia e Mediatrice di ogni grazia anche per tutte le altre anime. E noi, conoscendo la nostra debolezza, le frequenti  cadute, l'allontanamento da Dio, ci rivolgiamo a Lei proprio per questo: per ottenere ogni sorta di  grazia per noi stessi e per gli altri. Perciò, il valore di ogni Niepokalanów dipende unicamente ed  esclusivamente dalla vita di preghiera, dalla vita interiore, dal nostro personale avvicinamento  all'Immacolata e, attraverso Lei, al Cuore di Gesù.
Per facilitare a noi l'attività volta al bene delle anime, Dio permette piccole croci di vario genere,  dipendenti o indipendenti dalla volontà altrui, provenienti o meno da una volontà retta.
È un campo  immenso di innumerevoli sorgenti di grazie che deve essere utilizzato.

Sono fonti di meriti, tra gli altri, i dispiaceri provocati da altre persone. Con quale beata speranza, in questi casi, possiamo ripetere ogni volta nel “Padre nostro”: “Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori” [Mt 6, 12].

Questa preghiera ci è stata insegnata da Gesù stesso. Perciò, è sufficiente il perdono  completo delle colpe altrui commesse nei nostri confronti, per ottenere il diritto al perdono per le  colpe che noi commettiamo nei confronti di Dio. Quale guaio, dunque, se non avessimo nulla da  perdonare e quale fortuna quando ci capita, nel corso di una giornata, di avere molte e più gravi cose da perdonare. Per essere sinceri, la natura inorridisce di fronte alla sofferenza e all'umiliazione,  ma alla luce della fede quanto sono necessarie esse per purificare la nostra anima e, perciò, quanto debbono esserci gradite! quanto contribuiscono ad avvicinare maggiormente a Dio, e quindi ad  una maggiore efficacia della preghiera, ad una più valida azione missionaria!

Inoltre, l'amore scambievole non consiste nel fatto che nessuno mai ci procuri dei dispiaceri,  ma che ci sforziamo di non recare dispiaceri agli altri e ci abituiamo a perdonare subito e completamente tutto ciò che ci ferisce. In questa vicendevole sopportazione consiste l'essenza dell'amore  scambievole. Scrive s. Teresa: “Ho capito quanto il mio amore verso le mie sorelle era imperfetto;  oh, Gesù non le amava così! Capisco ora che l'amore autentico consiste nel sopportare i difetti e gli  sbagli del nostro prossimo, nel non meravigliarsi delle loro imperfezioni, ma nell'edificarsi di ogni  minimo atto di virtù; ma soprattutto ho capito che l'amore non deve restare affatto chiuso nel fondo  del cuore, poiché ‘nessuno accende una fiaccola per metterla sotto il moggio, ma la mette sul candeliere, affinché rischiari tutti coloro che sono in casa’ [Lc 11, 33].

Cara madre, mi pare che questa  fiaccola evangelica rappresenti l'amore, il quale deve illuminare, rallegrare non soltanto coloro che  ci sono più cari, ma tutti coloro che sono nella casa”. E più avanti scrive così: “Mio dolce Gesù, so  che tu non mi comandi alcunché di impossibile, tu conosci meglio di me la mia debolezza, la mia  imperfezione; tu sai bene che io non riuscirò mai ad amare le mie consorelle come le ami tu, se tu  stesso non le amerai in me e attraverso me. È perché tu vuoi concedermi questa grazia che mi hai  dato il tuo comandamento nuovo. Oh, come l'amo il tuo comandamento, poiché dà la sicurezza che  tu vuoi amare attraverso me tutti coloro che mi hai comandato di amare”1.
Quanto più profondo sarà tale amore, tanto più efficace sarà l'attività missionaria.  Ed ora qualche notizia. Grazie all'Immacolata, abbiamo l'autorizzazione per la stampa del numero di dicembre del Rycerz2. Si comincerà lunedì.  Ormai sono tornati quasi tutti anche gli ultimi fratelli professi che non si trovano oltre le frontiere  e in questi giorni stanno facendo gli esercizi spirituali, come al solito, prima della festa dell'Immacolata.

Nell'edificio del noviziato è sistemato attualmente un ambulatorio della PCK (Croce Rossa Polacca), al quale provvediamo noi, per curare quei prigionieri di guerra polacchi che, in seguito alle  menomazioni riportate, sono inabili al lavoro.  I fratelli dirigono pure la latteria del distretto che lavora ogni giorno circa 3.000 litri di latte. Il direttore è fr. Adriano.  Per questa volta basta così, perché è già tardi.  fr. Massimiliano M. Kolbe

Nota 925.1 S. TERESA DI GESU' BAMBINO, Gli Scritti, Scritto autobiografico C, Roma 1970, p. 266-7. Si fa notare che  il testo della santa non è stato riportato in traduzione diretta dall'originale francese, ma tramite il testo polacco di cui si è  servito p. Massimiliano.

Nota 925.2 Il numero di dicembre 1940-gennaio 1941 del RN fu l'unico ad essere stato pubblicato durante il periodo  dell'occupazione tedesca e ne fu permessa la distribuzione in 120.000 copie solo per il distretto di Varsavia.





Milizia Dell'Immacolata  di Sicilia  

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