SK 744 - A fr. Rocco Frejlich e fr. Crisostomo Chudzicki, Niepokalanòw Zakopane, 11 X 1937
Maria! Cari Figli! Ho saputo da Echo [Niepokalanowa] che il 16 p.v. intraprenderete il viaggio1 verso la missione, per potervi imbarcare il 21 prossimo. Lasciate, perciò, che vi dica ancora qualche parola proprio oggi, festa della Maternità della Santissima Vergine Maria. Ella è sempre stata, è e sarà sempre per noi tutti la Madre più affettuosa: durante la vita, al momento della morte e per tutta l'eternità. Ricordiamoci spesso di questa verità, soprattutto nelle difficoltà esterne ed anche in quelle interiori, che sono ben più dure. Rendetevi conto del fatto che anche in missione non vi imbatterete soltanto in difficoltà provenienti dall'ambiente, ma Iddio permetterà - a sua maggior gloria e per manifestare ancor di più la bontà e la potenza dell'Immacolata - che voi passiate anche attraverso lo scoraggiamento, il dubbio, la nostalgia e così via. Tuttavia, se voi non riporrete affatto la fiducia in voi stessi, ma unicamente e totalmente nell'Immacolata, Mediatrice di tutte le grazie e Mammina nostra, allora vincerete sempre e sicuramente, anche se l'inferno intero, il vostro corpo e satana stesso congiurassero contro di voi. In tal caso, non solo non soccomberete, ma avrete anzi tanta forza per consolare anche gli altri e rinfrancarli nello spirito, additando ad essi dove debbono rivolgersi per ricevere luce e forza. Miei cari, non dimentichiamoci di questo e ricordiamoci spesso che è sufficiente rivolgersi soltanto all'Immacolata, o con la parola o con lo sguardo o magari solo con il pensiero, perché Ella accomodi tutto quello che abbiamo guastato in noi e negli altri che ci stanno attorno, e così Ella ci possa guidare nel momento presente e mantenga sotto la sua protezione il nostro passato e i risultati del nostro lavoro in avvenire. Perciò, ricorriamo spesso a Lei. La sua statuetta, che domina in ogni laboratorio, in ogni stanza della Niepokalanów, ci aiuti a ricordarci spesso, durante la giornata, del dovere filiale di rivolgerci a Lei prima delle azioni più importanti. Quando sorgono difficoltà, offritele a Lei, affinché ne faccia ciò che preferisce: le tolga di mezzo, le riduca, le accresca oppure le lasci così come sono; ma anche al termine è bene offrire a Lei l'azione compiuta, affinché il suo effetto sia quale Ella desidera. Si potrebbe anche stipulare un patto con l'Immacolata, ossia che ogni volta che noi ritorniamo dalla distrazione all'occupazione che Ella desidera da noi e che ci ha indicato attraverso la santa obbedienza (direttamente o implicitamente), altrettante volte ciò abbia il valore di una rinnovazione di quella illimitata donazione a Lei delle nostre azioni, di noi stessi e di tutti i nostri parenti e di tutto. Salutate da parte mia i nostri fratelli di Nagasaki, sia polacchi che giapponesi, il p. Guardiano, p. Graziano, p. Mieczysław e anche i buoni ragazzi. Dite loro che io sono pronto a recarmi ovunque in missione, in qualsiasi istante, purché l'Immacolata lo voglia attraverso la santa obbedienza. Vi abbraccio cordialmente e vi bacio. Nell'Immacolata e nel Padre s. Francesco vostro fr. Massimiliano M. Kolbe, M.I. Qualche osservazione: 1. Durante il viaggio non presumete che nessuno vi veda, vi comprenda o vi ascolti. 2. Se, nelle conversazioni con qualsiasi persona, il discorso dovesse cadere sulla guerra nipponico-cinese2, non pronunciatevi mai a favore di una parte o dell'altra. Preghiamo piuttosto per la pace universale.
3. Cercate di amare nell'Immacolata il Giappone e i giapponesi, allo scopo di condurli, attraverso Lei, al sacratissimo Cuore di Gesù, ed evitate di deridere le loro abitudini o i loro difetti. 4. Cercate di stare molto insieme con i fratelli giapponesi, anche se ciò dovesse costituire una certa difficoltà a causa della lingua, del carattere. Sì, ma che cosa non si farebbe per l'Immacolata? Vero? 5. Prendetevi per il viaggio una decina di biglietti da un dollaro, per poterne cambiare pochi per volta in caso di necessità. Dire a fr. Alfonso che le lettere giungono lacerate a causa delle ispezioni della censura durante il viaggio.
Nota 744.1 Fr. Crisostomo Chudzicki e fr. Rocco Frejlich partirono il 15 X 1937 da Varsavia e si imbarcarono a Napoli alla volta del Giappone.
Nota 744.2 Già negli anni 1927-28 una spedizione militare giapponese aveva iniziato le operazioni belliche in Cina, ma era stata respinta. Nel 1931 la Manciuria fu occupata. L'esercito nipponico proseguì occupando altre province nordorientali della Cina: fino alla primavera del 1938 le armate giapponesi avevano occupato una parte considerevole del territorio cinese, con Shanghai, Nanchino, Kanton e Wukan.
SK 745 - A Maria Kolbe, Cracovia Zakopane
Milizia Dell'Immacolata di Sicilia