Scheda 137 - Milizia dell'Immacolata di Sicilia

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SK 137-  A p. Alfonso Kolbe,
Grodno Zakopane, 2 XI 1926

S.l.G.C. Solo per te  Caro Fratello!  Io pure a volte mi meravigliavo per il fatto che, nonostante la mia grande ignoranza, gli sbagli, le sgarbatezze, le debolezze e tante, tante altre difficoltà, il Rycerz esistesse ancora, anzi si sviluppasse molto più di altre riviste.  Talvolta mi capitava di soffermarmi davanti alla porta della sala macchine e mi domandavo: “Donde tutto questo?”.  Ma non appena sollevavo lo sguardo, avevo la risposta davanti ai miei occhi: l'Immacolata.  Ella dimostra quello che sa fare.  Quanto maggiore è la nostra incapacità e più difficili da superare gli ostacoli, tanto più si dimostra che Lei sola fa tutto.  In questo riconoscimento sta la sorgente dell'eccezionale potenzialità dello sviluppo del nostro complesso editoriale.  Tu lo hai capito e lo hai espresso magnificamente nell'articolo “Dalla Redazione” del numero di dicembre 1.  Altra cosa molto importante è lo scopo dell'editoria, cioè che esso sia sempre la sollecitudine per conquistare all'Immacolata il mondo intero ed ogni singola anima che esiste ed esisterà, sino alla fine del mondo, e mai quella maledetta “rendita” come - ti dicevo - si immaginava uno dei nostri padri: “Non svilupparsi oltre, ormai le macchine sono più che sufficienti; d'ora in poi avremo la nostra rendita”.  Ecco, in questo modo si scambia il mezzo con il fine e il fine con il mezzo.  Evidentemente, la prima conseguenza immediata è “non svilupparsi oltre”: si perdano pure le anime, la stampa del diavolo si sviluppi pure in modo spaventevole e semini la miscredenza e il sudiciume morale, “noi avremo la nostra rendita”! Ecco un piccolo latifondo, anche se in diversa forma.  È ovvio che, in questo caso la maledizione del Padre s. Francesco dovrebbe precipitare anche su questo genere di fabbrica che garantisce una esistenza tranquilla, come molto tempo addietro i latifondi per i “signori” (così ci chiamavano in Italia) Francescani.  La benedizione del cielo sarebbe allora la distruzione di questa fabbrica o la confisca dell'ignobile potere, affinché i “signori” frati diventino poveri Frati Minori e si mettano al lavoro per la salvezza delle anime, magari con lo spauracchio di non avere neppure un pezzetto di pane, qualora ci venisse meno l'ideale dell'amore di Dio e della salvezza del maggior numero possibile di anime attraverso l'Immacolata.  - Scrivo queste cose, per dirti fino a che punto si arriverebbe, alla fine dei conti, eliminando lo scopo, perché chissà quanti padri la pensano così, e probabilmente ti si offrirà l'occasione di raddrizzare loro le idee.  D'altra parte, a coloro che “quaerunt regnum Dei et haec omnia adicientur” [cf. Mt 6, 33; Lc 12, 31], ma devono “quaerere” solamente “regnum Dei”.  Ed ora una cosa all'orecchio: per caso anche p. Bonaventura ha idee di quel genere?  Espone forse al Rev.mo P. Provinciale [Pellegrino Haczela] il problema dell'editoria in simile prospettiva? Io avevo paura delle sue idee ancora a Cracovia.  E forse anche alcuni Guardiani o altri padri, desiderosi di scrollarsi dalle spalle l'“alumnaticum” 2, additano noi che abbiamo la tipografia...  Forse le avrai già sentite, poiché queste sono solamente pure supposizioni e ipotesi mie.  Tuttavia è necessario sapere in tempo se è proprio così, per evitare spiacevoli sorprese.  Del resto, l'Immacolata stessa veglia sulla sua editoria.  Tutto questo solo all'orecchio.  Ho scritto al Rev.mo P. Provinciale che i Padri Gesuiti stanno per costruire una editrice separata per una spesa di 3 milioni [di zł.].  Di questo non parlarne neppure, puo darsi che essi, i Gesuiti, non lo gradiscano.  
Con piacere vorrei leggere il contenuto della benedizione dell'arcivescovo Szeptycki. 3 XI 1926
Quanto al trasferimento del complesso editoriale a Nieszawa 3, l'Immacolata sola diriga tutto, perché vi saranno molte difficoltà: ad esempio, non si potrà costruire la sala delle macchine durante l'inverno e in ogni caso la costruzione costerà.  Sul luogo si potrebbe dire qualcosa di più.  Si deve tener presente pure il costo del trasloco e del montaggio; in più, l'interrogativo: come sono disposte colà le autorità governative e finanziarie? inoltre, dove non c'è l'ufficio distrettuale fanno difficoltà alle tipografie.  Tuo    fr. Massimiliano    S. Antonio mi ha portato il denaro: 120 zł.  
Nota 137.1 Cf. RN 5 (1926) dicembre, pagina interna di copertina, articolo Od Wydawnictwa: “Il RN sorse a Cracovia, umanamente giudicando, senza alcuna speranza nell'avvenire, ponendo la piena fiducia unicamente nella protezione Tua, o Immacolata; sorse ai piedi della Sm tna Dobrodziejka Benefattrice Addolorata - nella chiesa di S. Francesco a Cracovia vi è una cappella dedicata all'Addolorata - N.d.T. e là dovette superare i primi e più duri ostacoli - ma Tu lo hai custodito ed hai accresciuto le sue forze ... L'ultimo ostacolo avuto colà - lo sciopero generale dei compositori di Cracovia - pareva dovesse soffocare ormai la sua fragile vita, spuntata neppure un anno prima. ... Ma Tu, o Immacolata, ... lo hai trasportato... ben lontano nel nord-est ..., lo hai dotato, o potente Regina, della prima macchina tipografica, la quale, benché piccola, lo rese indipendente dagli scioperi e dalla cattiva volontà dei tuoi nemici. ... Si diceva: 'A voi manca un bravo scrittore, mancano i denari, manca l'aiuto, ma il Rycerz va avanti! ... Oggi conclude il suo primo quinquennio. ... E non ha paura di niente. Né di fastidi finanziari, perché la tesoreria della divina Provvidenza - che per mezzo tuo, come ogni altra grazia, si sparge - è piena e senza fondo. ... Non abbiamo paura delle fatiche, perché Tu ci sostieni con il tuo forte braccio. Né temiamo la malizia o l'inganno, poiché Tu, Vergine Immacolata, hai schiacciato il capo del serpente infernale. Né paventiamo i mutamenti o le rivoluzioni, perché Tu regni e regnerai sempre, in eterno, o Regina del cielo e della terra!”


 
Nota 137.2 Alumnaticum, il contributo finanziario dei singoli conventi per il sostentamento dei seminari della Provincia.  
Nota 137.3 Durante la permanenza di p. Massimiliano a Zakopane sorsero vari progetti riguardanti il futuro del complesso editoriale del RN; tra l'altro venne riproposto il progetto di trasferirlo nel convento di Nieszawa - cf. SK 80, nota 2.  






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