I fondamenti della M.I.
MI
FONDAMENTI TEOLOGICI DELLA MILIZIA DELL'IMMACOLATA
La Milizia dell'Immacolata e la mariologia di Padre Kolbe
La M.I.rappresenta quanto di meglio p. Kolbe ci ha lasciato, la sua preziosa eredità. Di questo importante movimento mariano è necessario vederne i fondamenti teologici. La M.I. si basa su alcune verità teologiche esplicite e presupposte che, esplicitate, aiutano a vedere in una luce più chiara le indicazioni operative e pratiche.
P. Kolbe vive e opera in un periodo in cui hanno grande impulso gli studi mariologici, favoriti da vari avvenimenti, non ultimi le apparizioni della Madonna a Lourdes e a Fatima. La mariologia fu inserita negli studi ecclesiastici, incontrando molto favore tra gli studenti.
L'autonomia di uno specifico trattato portò però a un certo isolazionismo della mariologia nei confronti degli altri trattati e alla perdita dell'unità teologica.
È fuori dubbio che P. Kolbe ha subito l'influsso di questo fervore mariologico nei suoi pregi e difetti ma insieme ha dato il suo significativo contributo. Egli non è particolarmente originale nella trattazione delle singole tematiche, se si eccettua il problema dell'Immacolata Concezione, mentre è completamente nuova e teologicamente corretta l'ispirazione di fondo della sua mariologia.
L'Immacolata: eccelsa creatura del Padre, madre del Figlio, sposa dello Spirito Santo. San Massimiliano vede Maria soprattutto in chiave trinitaria. La sua persona e la sua opera rientrano in un discorso generale sull'azione creatrice di Dio, ispirata all'amore e sulla risposta della creatura, intonata anch'essa all'amore.
Egli stabilisce anzitutto il principio generale dell'agire di Dio nella creazione e della risposta delle creature:
"Dal Padre, attraverso il Figlio e lo Spirito Santo, discende ogni atto dell'amore di Dio: atti creativi, atti che mantengono nell'esistenza, atti che danno la vita e il suo accrescimento, tanto nell'ordine della natura quanto nell'ordine della grazia. E così, Iddio dona l'amore alle sue innumerevoli somiglianze finite; ed anche la reazione d'amore della creazione non sale al Padre per altra via che attraverso lo Spirito e il Figlio. " [...]
" Nell'Universo noi incontriamo ovunque un'azione e una reazione uguale a tale azione, ma contraria, un'andata e un ritorno, un allontanamento e un avvicinamento, una divisione e una unificazione.[...] Ciò non è altro che un'immagine della Santissima Trinità nell'attività delle creature. L'unificazione è amore, amore creativo. [...] Dio crea l'universo e quest'azione è in certo qual modo una separazione. Mediante la legge naturale ricevuta da Dio le creature, dal canto loro, si perfezionano, divengono simili a questo Dio, ritornano a Lui; le creature ragionevoli, poi, lo amano coscientemente e si uniscono sempre più a Lui mediante tale amore, fanno ritorno verso di Lui" .
Stabilito questo principio generale, P. Kolbe ferma la sua attenzione sulla figura di Maria. Da parte di Dio ( nell'azione di Dio), Ella è: " La più perfetta somiglianza dell'Essere Divino in una creatura puramente umana" , " la più perfetta fra le creature"
Nel suo rispondere a Dio (reazione della creatura) la Vergine Maria è: "Il vertice dell'amore della creazione che torna a Dio..., l'essere senza macchia di peccato, tutta bella, tutta di Dio. Neppure per un istante la Sua volontà si è allontanata dalla volontà di Dio. Ella è appartenuta sempre e liberamente a Dio. E in Lei avviene il miracolo dell'unione di Dio con la creazione"
Più precisamente il rapporto di Maria con le singole persone divine è così enunciato: "La sua unione d'amore con Dio giunge fino al punto tale che Ella diviene Madre di Dio. Il Padre le affida il proprio Figlio, il Figlio discende nel suo grembo, lo Spirito Santo forma nel corpo di lei il corpo santissimo di Gesù". Da quanto analizzato finora la mariologia del Kolbe può essere così organizzata:
-- Maria creatura eccelsa del Padre: Immacolata Concezione;
-- Maria madre del Figlio: maternità divina, regalità, culto mariano;
-- Maria sposa dello Spirito Santo: mediazione delle grazie, madre della Chiesa.
San Massimiliano ha il pregio di inserire il discorso su Maria nella teologia generale, nell'agire di Dio sia nell'ordine naturale che in quello della salvezza, nel mistero della Chiesa e nella sua prassi, evitando l'isolamento tipico della mariologia preconciliare. Egli però non ebbe tempo di sviluppare organicamente le sue intuizioni e il suo pensiero mariologico a causa della sua morte prematura.
2. L'Immacolata Concezione
Spesso parlando dell'Immacolata Concezione ci si ferma a sottolineare un solo aspetto, l'assenza del peccato originale. Mentre è ugualmente importante e significativo l'altro aspetto, la pienezza di grazia che esso comporta. In virtù dell'immacolato concepimento Maria è l'unica creatura che ha vissuto in pienezza la propria esistenza secondo il piano di Dio.
L'Immacolata Concezione, testimonianza e segno dell'amore del Padre
L'Immacolata Concezione di Maria non è un fatto a sè stante, isolato dal piano divino della salvezza, ma al contrario rientra nel disegno salvifico di Dio, che prevede innanzitutto l'incarnazione redentrice di Cristo, grazie alla quale tutti sono gratuitamente salvati dall'amore di Dio. La liberazione dal peccato originale e la pienezza di grazia di cui è rivestita Maria, sin dal primo istante di vita, non sono frutto della sua fede o di qualche suo merito, ma solo dono gratuito di Dio.
L'Immacolata Concezione, espressione perfetta della redenzione operata da Cristo
L'Immacolata Concezione non rappresenta un'eccezione all'universale redenzione di Cristo, ma al contrario " Congiunta alla stirpe di Adamo a tutti gli uomini bisognosi di redenzione" (LG 53) è la prima dei redenti. Fu preservata dal peccato originale e arricchita di una straordinaria pienezza di grazia in previsione dei meriti di Cristo. Maria Immacolata è il frutto più bello e più perfetto della redenzione di Gesù.
Creazione nella grazia dello Spirito Santo
Proprio perchè la prima e la più perfetta dei redenti Maria è la creatura nuova, opera del Padre in Cristo e nello Spirito Santo. Nel Nuovo Testamento lo Spirito Santo è la somma di tutti gli effetti positivi della redenzione perchè è in Lui che noi realizziamo la comunione col Padre e la nuova vita in Cristo. P. Kolbe approfondirà questo aspetto affermando che " Lo Spirito Santo dimora in Lei, vive in Lei e ciò fin dal primo istante della sua esistenza, sempre e per l'eternità" . La ragione teologica che invariabilmente conduce ad affermare l'Immacolata Concezione di Maria è soprattutto la sua maternità divina. Era sommamente conveniente che la donna eletta fina dall'eternità a divenire la madre del Figlio di Dio, non venisse mai ad essere schiava del peccato neppure per un istante.
3. L'Immacolata Concezione nella vita e spiritualità kolbiane
L'Immacolata Concezione rappresenta la spinta motrice della vita e della spiritualità di p. Kolbe, come pure del movimento mariano da lui fondato: la M.I. Egli è insieme mistico e teologo dell'Immacolata. Mistico perchè di tale mistero possiede un'intuizione e un'esperienza eccezionali; teologo perchè dell'Immacolata scruta tutta la ricchezza e la profondità attraverso le ragioni teologiche. In altre parole l'Immacolata è lo specchio in cui p. Kolbe vede riflesso tutto il mistero divino. Vive il mistero dell'Immacolata anzitutto come dono, come la realtà certa che maggiormente lo affascina e tale mistero in qualche modo lo intuisce per via esperienziale e mistica. Ogni indagine sull'immacolata non si riduce ad un semplice esercizio mentale, ma ci porta ad entrare in contatto con una persona vivente che ci ama ed è senza macchia, per cui il suo mistero si rivelerà all'intelletto quanto più pura sarà la sua coscienza. D'altra parte in questo sforzo di avvicinarci all'Immacolata, attraverso la conoscenza e l'amore, possiamo raggiungere un qualche risultato solo con il suo aiuto. Da qui l'urgenza di unire lo studio o la lettura con la preghiera.
Nel tentativo di comprendere l'Immacolata, meravigliosa creatura del Padre, san Massimiliano esamina prima il mistero di Dio, sia all'interno della Trinità che nel suo agire riguardo alle creature:
" Chi è il Padre? Cosa costituisce il suo essere? La generazione, poichè Egli genera il Figlio, dall'eternità e per l'eternità genera sempre il Figlio.
Chi è il Figlio? E' colui che è generato, poichè sempre e dall'eternità è generato dal Padre.
E chi è lo Spirito Santo? E' il frutto dell'amore del Padre e del Figlio. Frutto dell'amore creato è una concezione creata. Pertanto, il frutto dell'amore, del prototipo di questo amore creato, non è niente altro che una concezione. Lo Spirito, perciò, è una concezione increata, eterna, è il prototipo di qualsiasi concezione di vita nell'universo. [...] Lo Spirito, perciò, è una concezione santissima, infinitamente santa, immacolata. "
Chiarito il modo di procedere di Dio nel suo misterioso agire, p. Kolbe definisce più precisamente la storia eterna e temporale dell'Immacolata . Essa è esistita da tutta l'eternità nel pensiero e nell'amore di Dio " Nel numero incalcolabile degli esseri possibili riproducenti le Sue svariate forme, Iddio vide pure, da tutta l'eternità un Essere perfetto sotto qualsiasi aspetto, non contaminato da alcuna macchia di peccato e che rifletteva i Suoi attributi divini nel modo più fedele possibile ad un essere creato. Godette di questa prospettiva e decise, dall'eternità, di chiamare tale Essere all'esistenza in un tempo determinato"
P. Kolbe fa sua l'opinione secondo cui la colpa degli angeli ribelli sarebbe stata quella di non aver voluto accogliere la Vergine Immacolata, la madre di Gesù, come regina.
L'Immacolata, concezione creata, immagine e somiglianza dello Spirito Santo, Concezione Immacolata increata
L'Immacolata Concezione è stata creata soprattutto ad immagine e somiglianza dello Spirito Santo. Infatti chi è lo Spirito Santo?
"E' il frutto dell'amore del Padre e del Figlio. Frutto dell'amore creato è una concezione creata. Pertanto, il frutto dell'amore, del prototipo dell'amore creato, non è niente altro che una concezione. Lo Spirito, perciò, è una concezione increata, eterna, è il prototipo di qualsiasi concezione di vita nell'universo". Quindi "Lo Spirito Santo è una concezione santissima, infinitamente santa, immacolata.
Allo Spirito Santo concezione immacolata increata fa eco Maria Vergine, la concezione immacolata creata. Tra le creature solo a Lei conviene questo nome: Immacolata Concezione.
Questa sua convinzione poggia anche e soprattutto sull'autorivelazione di Maria a Lourdes: "In tale occasione Ella non disse: Io sono concepita senza peccato, ma, L'Immacolata Concezione! Ne viene di conseguenza che Ella è l'immacolatezza medesima. "
Se esaminiamo il termine concezione possiamo affermare che: "Ella... non è Dio, che non ha principio; nè un angelo, creato direttamente da Dio; nè i progenitori, i quali non ricevettero la loro esistenza mediante concezione".
In quanto concezione Maria si distingue anche da Gesù. Egli infatti come Verbo incarnato"esisteva già dall'eternità ed è concepito piuttosto che concezione. Prima della concezione i figli di Eva non esistevano, perciò possono meglio chiamarsi concezione"
Ma la Vergine Maria differisce "anche da loro, poichè sono concezioni contaminate dal peccato originale, mentre Tu sei l'unica Concezione Immacolata"
"Immacolata" ! E' questo l'aggettivo che distingue la Vergine. Con questa parola non si vuole dire solo che non contrasse il peccato originale, ma che a lei l'azione santificatrice dello Spirito Santo comunicò in modo particolarmente ricco la vita divina e nello stesso tempo in Lei venne a realizzarsi un'unione tutta particolare con lo Spirito Santo, Concezione Immacolata Increata.
Nell'illustrare questa particolarissima unione di Maria con lo Spirito Santo, il Kolbe insiste sull'immagine dell'unione sponsale: " Fin dall'eternità Dio aveva previsto una creatura che in nessuna cosa si sarebbe allontanata da Lui. [...] Fina dal primo istante lo Spirito Santo stabilì la propria dimora nella sua anima, ne prese altresì possesso assoluto e la penetrò talmente che il nome di Sposa dello Spirito Santo non esprime che un'ombra lontana, pallida, imperfetta, anche se vera, di tale unione. "
Nello scritto ultimato la mattina dell'arresto definitivo, aggiunge che allo stesso modo che lo Spirito Santo " è tutto l'amore della Santissima Trinità", L'Immacolata " è tutto l'amore della creazione, e così in tale unione il cielo si congiunge con la terra, tutto il cielo con tutta la terra, tutto l'Amore Increato con tutto l'amore creato: è il vertice dell'amore".
Conclusione
Tutto quello che abbiamo detto e meditato deve tradursi in impegno per entrare nel vissuto di ognuno di noi Militi. Lo studio del pensiero e soprattutto della mariologia di San Massimiliano Kolbe ci aiuta a comprendere e vivere meglio la nostra spiritualità e di conseguenza il nostro apostolato. Come ci ricorda l'art.2 degli statuti generali della M.I. i suoi membri "riconoscono nel mistero della sua Immacolata Concezione il punto focale della loro spiritualità, teologia e apostolato" .
Molto felice nell'interpretare il pensiero di p. Kolbe è l'art.13 il quale afferma: "Lo specifico della M.I. consiste nel promuovere il mistero dell'Immacolata Concezione, ossia seminare questa verità nei cuori di tutti gli uomini [...] e curarne l'incremento e i frutti di santificazione" e ancora negli statuti generali vediamo l'Immacolata come "segno di vittoria sul male e sulla morte". Si capisce così perchè l'Immacolata rappresenti il primo e principale fondamento teologico della MI.
(liberamente tratto da G. Simbula, La Milizia dell’Immacolata, Natura, Teologia Spiritualità)